APIS
MELLIFERA
LIGUSTICA
SPINOLA

Stecca regine

In Italia possediamo la migliore razza di ape del mondo: l’Apis Mellifera Ligustica Spinola. Un vero e proprio patrimonio nazionale evolutosi in migliaia di anni. Con l’avvento dell’ultima glaciazione, l’areale di vita delle api si ridusse drasticamente. Le api presenti nella nostra penisola, restarono “intrappolate” a nord dalle Alpi e tutt’intorno dal mare. Nel corso dei millenni, la selezione naturale, permise all’ape italiana di perfezionare le sue spiccate caratteristiche di mansuetudine, prolificità, produttività ed adattabilità alle condizioni climatiche, predisponendola ad un’apicoltura razionale. Purtroppo oltre alla Varroa Destructor e alla sindrome di mortalità delle Api, la Ligustica è minacciata dal rischio di ibridazione, che ne sta erodendo la purezza genetica. Da alcuni anni apicoltori con scarsa formazione professionale stanno introducendo nuove razze di api nel Paese importandole dall’Africa, dall’Est Europa, perfino dalla Cina e dalle Americhe, tanto da provocare un grave problema dovuto all’ibridazione del nostro patrimonio apistico. Ecco perché abbiamo deciso di impegnarci per salvare la nostra ape, allevando e selezionando in purezza le api regine per il nostro allevamento. 

Per recuperare e mantenere la razza di Apis Mellifera Ligustica, abbiamo avviato un severo disciplinare e un sistema di selezione anche attraverso delle nostre regine utilizzando anche strumenti di inseminazione strumentale. Questo ci permette di lavorare con api dal valore genetico certo, di valutarne le caratteristiche e selezionarne le caratteristiche più importanti di adattamento al sistema di apicoltura professionale.

DISCIPLINARE
DI RIPRODUZIONE
DELLE NOSTRE REGINE

api 4

Le madri delle regine vengono selezionate secondo rigorosi criteri, di qualità anche attraverso tecniche avanzate come l’inseminazione strumentale per garantire un patrimonio genetico certo e selezionare le caratteristiche desiderate

Caratteristiche valutate

  • produttività delle regine (le regine madri che usiamo hanno almeno due anni, questo ci permette di avere certezza sulle reali produttività, longevità e tendenza sciamatoria)
  • la resistenza alle malattie 
  • comportamenti igienici:
    • grooming;
    • VHS rimozione della covata sottoposta a pin-test;
    • controllo del livello di infestazione da varroa;
    • resistenza ai virus.
  • la sopravvivenza invernale e ripresa primaverile (capacità di invernamento con adeguate scorte, eventuale blocco o rallentamento della covata, e velocità nella ripresa primaverile)
  • la docilità
  • la costruzione del favo (selezioniamo api che lasciano una discreta corona di miele sul telaino e abbiano una covata ordinata e compatta)
  • Bassa propensione alla sciamatura (sono api che hanno mostrato scarso interesse nella sciamatura).

Tecnica di allevamento delle regine

Nuclei di fecondazione: Utilizziamo nuclei da tre telaini da nido per l’allevamento delle regine. Questa quantità di api offre sufficiente protezione e un ambiente adeguato alla regina vergine, soprattutto in condizioni metereologiche avverse e poi dopo la fecondazione le maggiori dimensioni del nucleo permettono di lasciare la regina fino ad un mese in modo da poterla osservare e verificarne l’accettazione e la qualità della covata. Nuclei di fecondazione di grandi dimensioni come quelli che usiamo noi se da un lato ci richiedono un maggiore impegno e lavoro per la produzione delle regine, dall’altro lato ci consentono di avere maggiore controllo sulla qualità e affidabilità del  nostro lavoro. 

FECONDAZIONE
STRUMENTALE
PER LA TUTELA DELLA
APIS MELLIFERA LIGUSTICA

api

L’Apis Mellifera Ligustica, conosciuta comunemente come ape italiana, rappresenta una delle specie più preziose nel mondo dell’apicoltura. Evoluta grazie all’isolamento geografico che ha limitato gli scambi genetici con le api europee, questa specie si è adattata alle condizioni climatiche e ambientali del Mediterraneo. 

Tuttavia, il suo futuro è minacciato dall’introduzione inconsapevole e incontrollata degli ibridi Buckfast, ottenuti dall’accoppiamento di esemplari di razze diverse della stessa specie. Gli ibridi delle api in prima generazione F1 mostrano un fenomeno che i genetisti chiamano vigoria della prima generazione. Tuttavia, nella generazione successiva F2, emergono tratti negativi quali aggressività, tendenza alla sciamatura e ridotta produttività e dopo avere fatto perdere le caratteristiche genetiche di qualità dell’ecotipo locale (l’ape mellifera ligustica), costringono gli apicoltori a dipendere dai venditori di api regine provenienti dall’estero con il rischio continuo di importare ulteriori nuove malattie e distruggere definitivamente le api e l’apicoltura con tutto quello che ne consegue.

Intanto ibridi Buckfast, introdotti in Italia, stanno compromettendo irrimediabilmente le caratteristiche genetiche dell’Apis Mellifera Ligustica. L’effetto negativo si traduce nell’infiltrazione di genetica esotica all’interno dell’ecotipo locale, minando gli sforzi di selezione e preservazione di una razza così adattata al nostro clima e alle piante autoctone.

L’importanza di preservare l’Apis Mellifera Ligustica risiede anche nel suo ruolo fondamentale nell’ecosistema mediterraneo. Queste api sono in simbiosi con le piante locali, contribuendo all’impollinazione e mantenendo l’equilibrio dinamico tra api, vegetazione e ambiente. L’introduzione di ibridi compromette questo equilibrio, generando api meno produttive e meno adatte al loro habitat, con conseguenze negative sulla biodiversità e sull’apicoltura stessa.

Apricus è impegnata a preservare l’Apis Mellifera Ligustica, riproducendo solo api provenienti dal nostro territorio e utilizzando la selezione massale delle api regine integrata con tecniche di fecondazione strumentale che consente di fissare prima e con certezza alcune caratteristiche genetiche. Questo garantisce la conservazione di api con la genetica certa dell’Apis Mellifera Ligustica italiana e le caratteristiche migliori di adattabilità e produttività.

La conservazione dell’Apis Mellifera Ligustica è cruciale per proteggere l’apicoltura italiana, il suo ambiente e la biodiversità. L’isolamento geografico che ha favorito l’evoluzione di questa specie non dovrebbe essere compromesso dall’introduzione inconsapevole di ibridi Buckfast. È necessario un impegno congiunto per proteggere e preservare questa specie unica, salvaguardando così il tessuto stesso della nostra apicoltura e dell’ecosistema mediterraneo.